STEP #28 - LA SINTESI FINALE

Mi presento, mi chiamo Cecilia Bigliardi e ho ideato questo blog per il Politecnico di Torino.  Nelle prossime righe non mi dilungherò con post personali perché il vero protagonista del mio blog è il coordinatometro: un oggetto che si presenta sotto una forma semplice ma che cela molte curiosità.



Voglio partire parlando della scienza che comprende questo particolare strumento, la cartografia, di cui possiamo far risalire l'origine in Italia dopo l'unificazione del 1861, quando l'Istituto Geografico Militare formò una nuova carta topografica del territorio.
Andando avanti negli anni vediamo come questa scienza si sia evoluta fino ad arrivare al secondo conflitto mondiale, quando Umberto Nistri brevettò il coordinatometro e, insieme al fratello, diventò pioniere della fotogrammetria.
Questa scienza è forse sottovalutata ma per conoscere una bella curiosità la Filatelia delle Poste Italiane ha dedicato un francobollo al più illustre cartografo italiano.

Ad oggi il coordinatometro si presenta come un oggetto pressoché monomaterico, in particolare in PMMA, ed è usato in ambito militare e amatoriale grazie ad un sistema numerico basato su quadranti e scale come ausilio all'orientamento: l'utilizzo è associato a carte georeferenziate e permette di trovare dei punti sulle stesse con coordinate precise (tutte le definizioni dei termini utili potete trovarle nell'abbecedario e nel glossario). Questo strumento è universale e utilizzabile in tutto il mondo infatti fa riferimento al sistema internazionale di unità di misura e UTM (regolamentazione per le proiezioni del globo terrestre su un unico piano); ad oggi in Italia solo pochi piccoli costruttori li producono, ma questo oggetto è facilmente riproducibile in casa da tutti!

Tutti conosciamo latitudine e longitudine ma sono solo i veri professionisti che sanno utilizzarle per orientarsi sul territorio, per questo sarebbe utile educare con più testi sull'argomento e attuare campagne pubblicitarie che sensibilizzino all'uso dello strumento.

La simbologia del coordinatometro è collegata a tutto l'ambito dei punti cardinali, evidenti nella bellissima rosa dei venti. Nelle culture induiste esiste anche una storia sui guardiani dei punti cardinali, i Lokapala, e questo mostra come spesso il coordinatometro potrebbe essere inserito nelle pellicole cinematografiche, nei libri di avventura o anche nei fumetti, nei quali vengono presentati erroneamente solo gli strumenti più conosciuti.

Concludendo il coordinatometro è un oggetto particolare seppure semplicissimo, ricco di curiosità e protagonista del suo campo.

Siamo quindi giunti al termine dell'analisi, percorso pieno di nuove conoscenze. Spero questa ricerca abbia interessato voi quanto ha appassionato me.

A presto!






 


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